Love Date è uno spettacolo teatrale che affronta le dinamiche amorose riflettendo sulla fragilità dei rapporti. Per motivi diversi i tre personaggi sono spinti ad iscriversi ad un sito che mette in connessione persone in cerca di storie d’amore, da qui il titolo “Love Date”. I loro appuntamenti sono il pretesto per indagare le difficoltà relazionali. Se online gli è semplice gestire i rapporti perché, protetti dallo schermo, sanno di poter ritardare la risposta o di potersi disconnettere, nella vita offline le cose sembrano più complicate. I tre personaggi si ritrovano in una commedia amara che mette in scena le paure della vita amorosa, come il rimanere soli o l’essere traditi. Proprio queste paure li costringono a combattere per capire se vale ancora la pena di innamorarsi, disinnamorarsi o rinnamorarsi.
I concetti basilari che hanno dipinto il mondo in cui i tre personaggi, Monica, Thomas e Serena si muovono, sono presi dalle teorie di Zygmund Bauman. Tuttavia Love Date non è un’opera filosofica. Le teorie del filosofo polacco hanno tracciato il background in cui i personaggi agiscono, ma sono gli stessi personaggi a confermarle e a smentirle mano a mano. L’intento non era scrivere un testo teatrale sull’Amore Liquido, ma un’opera che risentisse della quotidianità, che fosse figlia di un pensiero più illustre e non della semplice esperienza di vita.
Uno spazio scarno e neutro accoglie senza influenzare troppo i personaggi all’interno di un ambiente che passa in secondo piano rispetto alle relazioni che si susseguono. Lo spazio delimitato diventa quindi un recinto, un tatami in cui è possibile isolare le particelle che compongono la scena, potendosi concentrare unicamente su quello che in realtà ci interessa. Gli ambienti hanno una dimensione onirica e, proprio come nei sogni, sappiamo di essere in un bar, per la strada, in un museo, ma ci concentriamo sui particolari del sogno, in questo caso, le persone con cui si interagisce. Thomas, Monica e Serena si incontrano in luoghi pubblici, poco definiti o indefiniti, dei non-luoghi, quegli spazi in cui le individualità transitano senza entrare mai in relazione. È compito dei personaggi riempire lo spazio anonimo di significati.
“Mi piace pensare a Love Date come ad un esperimento drammaturgico. Al di là della tematica scelta volevo raccontare una storia in cui il punto di vista del pubblico fosse concentrato prevalentemente sui comprimari e non sull’eroe. In Love Date ci sono tre personaggi, Thomas, Serena e Monica. Thomas e Serena sono una coppia che nella vita reale fatica a trovare un incontro. Sembra che questo mondo virtuale possa dare loro una seconda chance, possa essere il punto di partenza per un nuovo inizio. Da un punto di vista più classico la vicenda vedrebbe i due come protagonisti, in quanto solo loro hanno una sorta di crescita. Tuttavia la loro storia è accompagnata da Monica, che emerge come pendolo tra i due, portando avanti i suoi desideri, ma sempre in relazione a quelli della coppia.”
Luca Zilovich
Il testo è stato premiato al concorso “Autori nel cassetto, attori sul comò” (Roma, 2013), ed è tra i finalisti del premio “Laura Casadonte” (Crotone, 2016). Lo spettacolo ha debuttato nella sua forma finale il 3 febbraio 2017 al Teatro Sociale di Valenza nel cartellone presentato da Roberto Tarasco e Piemonte Live e, dopo una breve tournée, è stato ospite al Festival Poverarte (Bologna) e all’ HereX Festival (Torino).